Yoga, ayurveda, meditazione, purificazione e rasa

Yoga, ayurveda, meditazione, purificazione e rasa

Tutte le antiche culture e forme di guarigione naturale hanno da sempre prestato particolare attenzione alla purificazione psico-fisica come premessa e condizione basilare per una corretta prevenzione, cura e mantenimento della salute.

 

PROGRAMMA GENERALE
Il rasa nell’ayurveda: conoscere il Rasayana o via della longevità, studiare la terapeutica dei sapori nell’alimentazione e vivere il rasa come emozione estetica nella natura e nell’arte.
Yoga: pratica quotidiana di asana e pranayama.
Ayurveda: introduzione ai principi base dell’ayurveda, individuazione della propria costituzione biotipica (prakriti) tramite analisi somatica guidata, questionario e analisi del polso. 
Meditazione: tecniche di rilassamento (yoga nidra) e meditazioni dalla tradizione yoga.
Purificazione psico-fisica: tecniche di purificazione dello yoga e dell’ayurveda. Pratiche di naturopatia e routine quotidiana ayurvedica (dinacharia).
Digiuno: possibilità, non obbligatoria e a libera scelta, tra digiuno breve, digiuno mitigato a frutta e succhi freschi, o in alternativa, un piano di restrizione calorica, su indicazioni personalizzate da parte del conduttore, con esperienza decennale.
Alimentazione: vegana biologica con prodotti da orto sinergico a disposizione. In relazione alla modalità di purificazione scelta, i pasti potranno variare tra cibo vegano (proposta base), frutta, succhi freschi da estrattore.
Studio delle varie forme di alimentazione naturale.
Analisi e confronto tra le pratiche di naturopatia yoga-ayurveda, le recenti ricerche sul microbiota intestinale, sul Ph, l’Orac e l’energia Bovis degli alimenti.
Shankprakshalana: applicazione di questa pratica di idroterapia interna dell’apparato digestivo con proprietà depurative e ringiovanenti dalla tradizione dell’hatha yoga, integrata con norme ayurvediche e da altre indicazioni del sistema Kousmine (su valutazione del conduttore e in accordo con i partecipanti). 

 

ALTRE ATTIVITÀ
- Escursioni e meditazioni a Satriano, “il luogo del silenzio”, a 20 minuti di cammino nel bosco, dove S.Francesco fu adagiato prima di morire.
- In accordo con i partecipanti, visite, diurne o serali, alla vicina Assisi, distante solo 10 km.
- Camminate nel bosco.
- Utilizzo della piscina ad uso esclusivo.
- Massaggio ayurvedico shirodhara e riflessologia plantare su prenotazione (esclusi dalla quota).

 

PROGRAMMA PRATICO DI UNA GIORNATA TIPO
- Tecniche di purificazione dello yoga, pratiche di naturopatia e dinacharia-routine quotidiana ayurvedica (ad esempio: neti, pulizia del naso con acqua e sale, spugnature per la pelle, importante organo emuntore da stimolare quotidianamente) ed altre semplici pratiche.
- Asana e pranayama: stimolazione del corpo e del prana
- Colazione
- Studio e pratica, secondo il programma: metodiche di disintossicazione psicofisica, analisi della propria costituzione ayurvedica, conoscenza dell’alimentazione naturale, terapie vibrazionali con i chakra, approfondimenti vari
- Pranzo
- Riposo
- Approfondimenti teorici
- Lezione pratica di yoga nidra e meditazione - camminata in natura - movimento con pratica yoga
- Cena
- Spazio serale per confronto e riflessioni sul programma svolto o tempo libero

 

PREPARAZIONE
Per rendere più efficace l’azione disintossicante del residenziale, saranno indicate una fase di preparazione ed una di ripresa, con indicazioni di fitoterapia, di naturopatia e suggerimenti alimentari. 
- Durante il residenziale, per favorire l’azione depurativa, saranno messi a disposizione dei partecipanti, i prodotti fitoterapici della linea Lignes De Plantes.
Per favorire l’azione depurativa, saranno messi a disposizione dei partecipanti, i prodotti fitoterapici Lignes De Plantes.

 

DOVE
Le Case, Residenza di campagna, Eco Agriturismo, Assisi

 

CONDUTTORE
Maurizio Di Massimo
Insegnante di yoga abilitato presso la Federazione Italiana Yoga e la Bihar School of Yoga (India), socio iscritto allo YANI (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti) e operatore yoga ayurveda (Istituto Himalayano di Ricerche in Ayurveda). Conduce dal 1981, corsi di yoga, meditazione e dal 1989, incontri residenziali sulla purificazione psicofisica attraverso la naturopatia yoga-ayurveda e il digiuno terapeutico. Fondatore di Yoga Rasa - Centro yoga, ayurveda e meditazione, e dell’Associazione Culturale Athanor, Pesaro. Naturopata, erborista specializzato in indirizzo spagirico ed ayurvedico. 
Pubblicazioni
Coautore dei testi Planta Medica. Le erbe officinali tra scienza e tradizione (2005 - Ed. Provincia Pesaro -Urbino), per Ed. Aboca, Ritorno alle radici - Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute (2015), per la collana Cultura e salute delle piante selvatiche: Le radici (2018), Le gemme e i germogli (2019) e Le foglie (2020).

 

INFORMAZIONI
Alloggio in camere singole, doppie o triple con bagno in camera.
Inizio del residenziale con la cena di lunedì 10 agosto, termine con il pranzo di domenica 16 agosto.

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Alloggio in camera tripla condivisa, euro 700.
Alloggio in camera doppia condivisa, euro 760.
Alloggio in camera doppia, uso singola, euro 960.
La quota di partecipazione è comprensiva di vitto (colazione a buffet con una parte salata e con dolci preparati in casa, pranzo e cena a buffet con menù vegetariano con prodotti biologici), alloggio, utilizzo esclusivo della piscina e di tutte le attività in programma nel residenziale. 
Sono esclusi dalla quota:
- eventuali massaggi di riflessologia plantare e Shirodhara ayurvedico;
- eventuali break-merende (nel pomeriggio, per chi lo desidera, si possono avere nelle pause, dei break, a base di frullati con frutta fresca di stagione, acqua detox a base di frutta, the freschi, tisane e-o dolci secchi ad un costo di euro 5 a persona);
- caffè espressi a parte al costo di euro 1,00
- cappuccini a parte al costo di euro 1,50
- se si desidera aggiungere al pasto vegetariano i pasti di carne, il costo è di euro 4 a persona.
- rigovernamento della camera, su richiesta, euro 5 a servizio.
Visite ad Assisi (non obbligatorie):
- con mezzi propri e/o condivisi.

 

ISCRIZIONI
info@yogarasapesaro.it
Maurizio Di Massimo 320 944 90 27
Claudia Stefenelli 349 533 19 79

 

  

APPROFONDIMENTI
Yoga
Durante un processo di depurazione hanno un importante ruolo le tecniche di purificazione dello yoga (shat karma), corpus di conoscenze che rappresentano il vero cuore dell’hatha yoga, che modulano profondi processi di purificazione e ringiovanimento, permettendo un'azione di rimozione delle tossine in tutti gli organi e i distretti corporei. Queste tecniche yogiche sono una stimolante idroterapia interna (nella maggiore parte dei metodi si utilizza acqua salata) che attiva, inoltre, uno sblocco psicosomatico su importanti punti di somatizzazione (naso, gola, stomaco, diaframma, intestini). Alcune di queste pratiche, in particolar modo quella definita shankprakshalana, favoriscono la pulizia dell’intero tratto intestinale, condizione fondamentale per la buona riuscita sia di un processo di purificazione che di un digiuno, aiutando, inoltre, l’equilibrio del microbiota interno.

L’applicazione delle asana e delle tecniche respiratorie dell’hatha yoga stimola l’azione purificante e rigenerante del prana, che sostituisce lo spazio occupato in precedenza da ama (tossine psicofisiche).  

Durante il residenziale verranno applicate le tecniche più semplici, in relazione alla propria costituzione ed esperienza o, eventualmente, metodologie alternative tratte dalla naturopatia tradizionale. Ad esempio, jala neti, pulizia del naso con acqua e sale, pulizia della lingua (importante organo emuntore, utile indicatore della condizione generale dell’organismo e mezzo diagnostico secondo le medicine orientali), spugnature per la pelle, altra importante via di emunzione (i “secondi reni”) che verrà stimolata con frizioni quotidiane con acqua, acetoliti aromatici ed altre pratiche che verranno illustrate come materie di studio.

 

Ayurveda
Purificarsi, secondo l’ayurveda, è:
- seguire i giusti ritmi della giornata e delle stagioni;
- conoscere e rispettare la propria costituzione, così da poter decidere limiti, tempi e modalità adatti alle proprie predisposizioni, che non squilibrino la condizione energetica del soggetto;
- valutare il livello di intossicazione attuale e la capacità reattiva degli organi emuntori, deputati all’espulsione dei cataboliti;
- utilizzare piante officinali della ricca farmacognosia ayurvedica (o occidentale) e metodiche mirate per attivare la funzionalità di Agni (il “fuoco” digestivo, ovvero la capacità  metabolica). 
Cos'è l'ayurveda? Come si legano yoga e ayurveda?

 


Digiuno 
Sia lo yoga che l’ayurveda non consigliano tempi troppo prolungati di digiuno, se non per specifiche finalità terapeutiche (con assistenza specializzata), per iniziazioni spirituali o sadhana (percorsi yogici) particolari. Entrambe le tradizioni consigliano brevi periodi di digiuno, ripetuti nel tempo, regolati in base alla propria costituzione (prakriti) e in armonia con cicli della natura (stagioni, fasi lunari, ritmi circadiani). Lo yoga generalmente consiglia la norma quotidiana del mangiare poco, ma spesso, o di alzarsi da tavola con la sensazione di leggero appetito (volontaria ed efficace restrizione calorica) o di digiunare seguendo modalità che non alterino agni (il fuoco metabolico) già stimolato dalle pratiche yogiche.
Il digiuno - Articoli di Maurizio Di Massimo su Wall Street International

 

 

Rasa

 

Se l’universo è un grande flusso pulsante di essenza e di manifestazione, il RASA è la sostanza fluida di tale fluido 

   

Nella speculazione filosofica Vedica il Rasa rappresenta l’acqua e i liquidi in generale (fluidi vitali-succhi animali-linfe vegetali), ed è omologo:
- al fluido vitale-energetico dell’essere umano (Ojas),  
- alle medicine a base di erbe (Oshadi), 
- al nettare divino (Amrita) 
- alla bevanda mitologica della immortalità (Soma),  
- alla Luna e al dio della Luna (Chandra)     
- al seme maschile (Retas)

Nella concezione della medicina ayurvedica, Rasa mantiene il significato più ampio di fluido corporeo, ma è anche: 
1. il primo passaggio del processo digestivo (chilo alimentare);
2. il primo costituente di quella condizione energetica definita Dhatu (letteralmente ciò "che sostiene il corpo");
3. è il sapore in genere e i sei sapori ayurvedici (dolce-amaro-piccante-aspro-astringente-salato) che determinano una terapeutica dei sapori influenzando stati di animo, emozioni, equilibrio  metabolico, costituzione biotipica (Prakriti) e di conseguenza la scelta di alimenti, erbe officinali, terapie, più adatti per la nostra specifica individualità;
4. dà il nome alla settima branca della medicina ayurvedica specializzata nell’arte di rallentare l’invecchiamento (affine alla nostra attuale gerontologia) definita Rasayana (via del "succo", inteso come linfa vitale) e i rasayana (al plurale) sono i farmaci o le sostanze utilizzate con proprietà antiossidanti e antietà. Anche  il termine ayurveda nel suo etimo esprime il significato e concetto di "scienza della lunga vita".

 

Nell'alchimia indiana il Rasa è uno dei tanti nomi attribuiti al metallo Mercurio. Dal X secolo d.c, grazie ai tantra alchemici, rasayana comincia ad indicare il termine generico di alchimia.Rasayana = via/sentiero basato sul Mercurio. Il termine lo ritroviamo  anche nella parte operativa che tratta l’uso terapeutico dei metalli e dei minerali (Rasa Sastra).

 

Nell'estetica e nella retorica della letteratura sanscrita il Rasa è il ”sapore” emotivo, lo stato d’animo, il senso artistico, l’emozione estetica. In termini attuali, un possibile eccesso di Rasa è paragonabile  quell’affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza,denominata come sindrome di Stendhal.  

 

Nella letteratura sanscrita il Rasa, è l’essenza dell’amore; per Visvanatha (il più grande teorico della poetica sanscrita del XVI sec.) è essenzialmente la manifestazione dell'esperienza estetica dell’amore (Sringara) e lo associa alla nozione di consapevolezza, comunione e relazione con l’altro.